Errori
E’ così strano svegliarsi al mattino e comprendere che nella propria quotidianità tutto è cambiato. Noi siamo sempre gli stessi, ci alziamo con lo stesso amaro in bocca, organizziamo la borsa per la giornata ed usciamo di casa. Incontreremo i soliti volti, intesseremo le stesse trame e gli stessi colloqui di ogni giorno. Eppure… tutto è cambiato.
Tutto è cambiato ed in te non c’è più niente che ti dia un senso al quotidiano, non hai più scopo, non hai più una via. Sopravvivi, perchè forse non hai sufficiente coraggio per fare altro.
Agli occhi degli altri non è successo niente, sei la stessa persona. Ciò che ti ha cambiata dal tuo ieri è a conspevolezza di un errore e la consapevolezza della vita. Gli errori sono come le scritte dei bambini, puoi correggere, ma resta sempre un segno che ti macchia il quaderno. Vorresti strappare la pagina, ricominciare da capo.Ma la vita è un romanzo a "foglio unico" e non si strappa… si corregge. Eppure quella macchia era l’unico modo per capire l’errore, che altrimenti avresti portato avanti continuando una scrittura sbagliata, forse un romanzo che non sarebbe stato tuo.
Eppure ti alzi al mattino e quella macchia ti riempie gli occhi di lacrime, è come una ferita scavata nella pelle che sanguina e nessuno te la può medicare. Una piaga aperta nel cuore.
Nei quaderni dei bambini vedi tanti colori: la barra rossa, la correzione azzurra… ma nella tua vita c’è solo quel punto nero, che ogni giorno pare farsi sempre più largo, perchè più contempli quell’errore più trovi altri errori correlati, e tu stesso diventi quell’errore che non può essere corretto.
Ti alzi la mattina, mentre lo specchio riflette quella macchia nera. Implori la mano di chi non può esserti vicino perchè possa cercare di dare un nuovo significato, ma quella mano rimarca l’errore e si allontana.
E tu resti fermo, davanti al romanzo della tua vita, senza alcuna frase nuova per poter ricominciare…
Bellissimo pensiero, Lavinia.
Devo aggiungere che anch’io mi sento così.
Complimenti Lavinia, è un piacere leggerti. Ti prego, continua così! Cinzia