Piccola ed indifesa
E’ stata una emozione particolare: la nera custodia rigida si è aperta lentamente, lasciando intravedere per alcuni istanti il manto blu notte del rivestimento interno poi è comparso lui.
Piccolo, chiaro, quasi indifeso: un salterio, pronto a suonare in attesa di una reciproca conoscenza futura. Non sarà facile comprendersi a vicenda. Dovranno crescere un poco anche le mie unghie.
Adesso mi osserva, silente, appoggiato sul tappeto, mentre prende confidenza con questa stanza, la mia stanza, la nostra stanza.
Poggiato nella sua costodia, aperta come una culla ai piedi del pianoforte, la brezza notturna lo sfiora. E’ dura resistere e non provare a suonare, ma le corde sono ancora calde per il viaggio affrontato in un bagagliaio sotto il sole cocente di piena estate.
Le musiche sono già sul tavolo, così come l’accordatore. Erano pronti da alcuni giorni, in attesa del suo arrivo, come un corredo preparato per un ospite speciale.
E’ giunto, sonnecchia, ancora nessuno dei due sa quali saranno le prossime avventure.
se me lo consentirete anche io vorrei prendere parte a questa, prevedo meravigliosa, avventura.