Anno : 2022

2022-Ho Cantato al mio cuore

Lavinia Cioli – “Ho cantato al mio cuore

Poesie

[ISBN: 979-12-80659-23-1]

Edizione a cura di Il Cuscino di Stelle (Pereto – AQ)

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Ebook

Prefazione

La lettura di questa silloge poetica rappresenta una vera e propria “analisi interiore” della poetessa. Potrebbe sembrar scontato, a tratti superficiale, considerare una raccolta poetica come una lunga lista di indizi sulla personalità dell’autrice. Sfaccettature, immagini e situazioni che dovrebbero concedere sensibilità e attenzione ai dettagli, ingredienti basilari per una composizione poetica.

In realtà Ho cantato al mio cuore è un libro netto, sincero, lucido e articolato. Leggendo i versi della Cioli, non ci sediamo a gustarci uno spettacolo teatrale, pronti ad applaudire o a sventolare un fazzoletto in cerca di lacrime da asciugare. Veniamo presi per mano e portati dietro le quinte, oltre il palco.

La poetessa ha lo sguardo preciso, penetrante.
Non si accontenta di srotolare su carta le emozioni ma le culla, le bacia.. le allontana e poi le riabbraccia per farle nuovamente sue. Non si accontenta.

La precisione nella scelta delle parole è uno degli aspetti più gratificanti per il lettore. Ogni verso è ricamato con lane variopinte e profumate. Ogni tema affrontato ha motivo d’esser, la costruzione sembra possa essere in diretta con la lettura.

Lavinia Cioli ricerca la poesia senza timore ma con riverenza. Si ostina di comprendere ogni volta, con occhi mutati, pronta a fare un passo indietro per crescere e costruire altre vedute.

Notevoli i richiami all’ispirazione, una Musa saltellante che sorride all’autrice e le scompiglia i capelli, attirando l’attenzione come una bambina intraprendente. E Lavinia ci gioca a nascondino ma non per risultare invisibile, bensì per non smettere mai di sfiorare la lucidità di pensiero.

Dove t’ascondi o Dea della Poesia
Musa del canto di chi non ha voce?
Si perde il grido mio lungo la via
Goccia di fiume, in cerca di una foce.

Il tema dell’amore viene ripreso, non privo di malinconia e desolazione. Un amore deluso, atteso e vissuto dietro a un muro, sporgendosi soltanto per rubacchiare immagini.

C’è un amore che non conosci ancora
e’ quello che
ti spia invecchiare,
mano nella mano con chi ti porta via.

Rubacchiare immagini per sognare, per costruire quello che non sarà mai.

E poi il pianoforte (grande passione dell’autrice) che ritorna spesso tra i versi, la bolla che tutto anestetizza, l’arte che spicca il volo – di nuovo – , un contenitore dove riporre le tessere del mosaico della malinconia.

Di soli tasti è il mio rifugio e scudo
di brividi segreti sulla pelle:
affido il mio canto alle stelle
e l’anima, in Musica, racchiudo.

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