Poema senza eroi
Dai silenziosi salici,
le cui mute fronde mormorano ancora
lontani echi e canti tragici
di una vana speranza che dal cor s’invola,
giungono ognor flebili sospiri,
verbi di una lingua arcana
che nobile onor ancor commuove…
e lo straniero piange rapito
al canto che l’italico cuor ormai non sente
e rende omaggio all’onor tradito
dei martiri di una posterità irriconoscente.
Fiori di straniere bandiere
giacciono ai piedi del Maestoso Altare
ove la gentil Patria volge il sedere
a chi, per lei, si fe’ immolare.