Peline
Il Fiore di Peline..
Non ricordo la sua storia, non ricordo neppure perchè dovesse chiamarsi Peline. Ricordo solamente un’altalena tra le mani di mamma e papà in un prato fiorito, un tappeto di margherite e … Peline!
Soffia il fiore di Peline e si avvera il desiderio!
Dicevi così mamma, ed io soffiavo, soffiavo, con tutta la forza che avevo. Soffiavo quasi fino al punto di perdere i sensi, ma quel fetente di seme spesso restava lì: saldamente ancorato allo stelo, con una stabilità tale da sviscerare ogni invidia al più solido degli edifici della città.
Restava immobile, quasi con aria di sfida ed io immaginavo i suoi occhi e il suo sorriso beffardo, lo immaginavo quel volto, immaginavo spuntare poco sopra il punto di incrocio tra il filo candido e quei sottili capelli nati per volare nel vento.
Ho fatto volare migliaia di candidi semi, esprimendo ogni volta un desiderio. E, come una bambina, anche adesso per ogni fiore di Peline chiudo gli occhi e mi preparo a soffiare.