Una tenera curiosit
Una tenera curiosità, quella che ha fatto capolino a metà pomeriggio, affacciandosi tra una colonna e l’altra.
Cosa avresti pensato in quel momento, mentre proprio io sfioravo i tasti di quel pianoforte che tanto ammiravo da bambina, quando mi accompagnavi all’interno del parco e schernivi i miei sogni sorridendo?
Quante volte, tenendomi per mano, sostavi innanzi a quel palco chiedendo "Ti piacerebbe suonare lassù?". Tutto finiva così, in un sorriso, mentre restavo sognante, davanti ad un pianoforte troppo lontano.
Papà, stavo suonando oggi, sfioravo proprio quei tasti tanto sognati. E’ capitato per caso. Come una favola che mai avrei saputo narrare.
Ho suonato chiudendo gli occhi e passeggiando ancora assieme tra i vialetti bianchi ed il verde del prato. Ho danzato tra le colonne, come facendo il girotondo di bambina.
Ho suonato la tua musica, quella che fischiettavi lavorando in fabbrica. Ho suonato la musica della nonna, quella melodia che ha cantato per anni senza riuscire a ricordarne il titolo.
C’era per me un pubblico speciale ad occupare le poltrone del mio cuore.
Tu e nonna sedevate in prima fila.