Novit
Eccolo, si è appena presentato a casa con il suo soprabito di cartone. E’ uscito il nuovo libro: la raccolta di alcuni dei brani pubblicati su questo blog da gennaio a maggio 2007.
Introduzione "Caro Diario…"
Era l’incipit di tutti i diari segreti, quei quaderni talvolta rilegati in pelle o in cartoncino a fiorellini che tenevamo celati nel cassetto della scrivania di camera.
Alle volte si preferiva dare un nome proprio al nostro quaderno, come se ogni scritto quotidiano fosse indirizzato ad una persona, un amico che diveniva il nostro confidente, colui (o colei) che avrebbe saputo tutto di noi, ogni singolo pensiero.
Personalmente ho sempre ritenuto che questo comportamento fosse un modo per non sentirsi soli: quando l’adolescenza ci porta a desiderare una vita autonoma sentiamo il bisogno di un confidente che non sia più il genitore. Non importa che risponda, è sufficiente che ascolti.
La vita frenetica di oggi ci ha portato via ogni forma di poesia; frequentando cartolerie è possibile notare che non si trovano più molto facilmente i "diari segreti", quei quaderni apparentemente chiusi da piccole chiavi da portare sempre con sé. Tuttavia nel mondo parallelo del web sono esplosi i "blog" dove ciascuno scrive nel suo pubblico anonimato i suoi pensieri più personali.
E’ come se il "Caro Diario", fosse risorto in nuova veste tra l’anonimato del web, una piccola zattera tra parole sconosciute, in cerca di un’isola. A me la novità, una tastiera diversa dallo strumento, ma che puù essere arte, in qualche modo.
Per questo motivo ho deciso di raccogliere in un unico fascicolo suddiviso in Sezioni (Innanzi a quegli occhi mi arrendo, Pasquinate, Sguardi sul mondo, Esercizi di scrittura) alcuni brevi interventi scritti in uno stile linguistico ibrido, in parte tipico del diario segreto ed in parte incisivo secondo le regole del web.
La rosa bianca, il simbolo del silenzio: perché è nel silenzio che vivono i segreti e danza la fantasia secondo il ritmo della lettura.