Quella paura che non mi vuol lasciare
E’ come una maledizione…
è la costante paura di non essere all’altezza, di non aver sufficiente preparazione per sostenere una qualunque prova. E non mi vuol lasciare, non mi abbandona un solo istante. Quella maledetta ricerca di una perfezione che non riuscirò mai a poter raggiungere.
Eppure non ero così. Quando eravamo bambini ero la più scalmanata della scuola, quella che non studiava mai più di venti minuti, quella che giocava sulla sua capacità di poter leggere a prima vista qualunque cosa.
E tu mi odiavi per questo, tu che hai rinunciato a tutto per una vita che non so quanto possa renderti felice.
Tu, che condividevi i miei stessi sogni, che dicevi avresti lottato contro chiunque avrebbe tentato di allontanarti dalla musica. Tu, che sognavi di arrivare…
Chissà se avremmo mai pensato o immaginato che in questo mondo non si "arriva" mai. Ogni volta che credi di aver raggiunto un traguardo non è altro che un nuovo modo di scoprire che siamo al punto di partenza.. e ci sono tante cosa da imparare.
Ed io, che non temevo niente, adesso ho paura. Ho paura del giudizio di qualunque commissione, di qualunque testa che possa guidare una mano per una sentenza sulle possibili capacità e abilità di una persona.
Io, adesso, ho paura.
Ho paura perchè ho scoperto tardi che quella che credevo una passione da ragazzina è la mia unica ragione di esistenza… e se qualcuno dovesse decidere che non sono all’altezza che senso avrebbero allora i miei 32 anni, le mie rinunce e quel passato non vissuto, se non da spettatore?
Ho paura, in ogni momento in cui sfioro quei tasti, è quel delirante terrore che nell’accarezzarli ancora possano -inesorabilmente- volarsene via.