Per Mauro…. il mio ricordo di te
"Quando una tegola decide di caderti in testa lo fa improvvisamente, senza avvertirti"
E’ con queste parole che inizia il terzo capitolo di uno dei tuoi libri, quel capitolo ha titolo "La Dipartita".
Ed è così che anche per me è caduta una tegola quandomi hanno avvertito che ti eri addormentato… per sempre.
Ti ho conosciuto quando ero ragazzina, te ne stavi seduto nella tua bottega ed a portata di mano avevi sempre un lapis e le tue sigarette.
Il mondo passava davanti alla vetrina, quel mondo distratto che passa per queste strade del centro giusto per prendersi un caffè, non curandosi di altro che non sia superficie. Ma tu eri lì, con la tua scienza e la penna.
Osservavi ogni passante secondo la lente più adatta al momento, poi scrivevi le tue storie, la "nostra" storia. Quella che raccontava anche mia nonna, quella che tanto ripeteva mio padre. La raccontavi nello stesso modo, con gli stessi dettagli.
Tu sei stato storia e narratore di questo piccolo paese.
Hai scelto il silenzio per andartene via… come a lasciare una pagina bianca su cui non deve essere scritto "fine".
Ed io mi sono trovata nuovamente inerme, innanzi a ciò che resta di terreno, davanti a quei fiori che hanno sempre uno strano odore, quasi sentissero che non stanno festeggiando niente.
Ma non sono giunta fino a quella chiesa per dirti "addio". Il mio è solamente un temporaneo saluto.
Ti sei incamminato per la stessa strada che prima o poi tutti percorreremo, passo dopo passo, giorno dopo giorno.
E quando anche io giungerò a quella meta, tu sarailì ad attendermi.. e perfezionerai ancora il mio sguardo, secondo quella che adesso è l’ottica del cielo.