Salda e fiera della fantasia
Dopo mesi di lungo silenzio, durante i quali mi sono ripromessa di ripartire da zero (anche con questo blog!) prendo in mano la penna, anzi.. metto le dita sulla tastiera per confutare chi distrugge la fantasia.
Pochi giorni fa, girando a vuoto in questo mare immenso del web, sono incappata in un piccolo scritto che contrasta l’email che si è diffusa anni fa sulle "Prove dell’inesistenza di Babbo Natale".
Anche Le Scienze si è inchinata alla Speranza e ha pubblicato sul suo sito le Prove dell’esistenza di Babbo Natale! ed io, che a Fantasia e Speranza amo tendere la mano.. non posso che riportarle anche qui, per ridonare un pò di tranquillità a tutti quei bambini che erano stati privati del sogno.
Quindi un Grazie ai matematici non distruttivi!
Ma vediamo la confutazione, punto per punto:
1. Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono però 300.000 specie di organismi viventi ancora da classificare e, mentre la maggioranza di questi organismi è rappresentata da insetti e germi, questo non esclude completamente l’esistenza di renne volanti, che solo Babbo Natale ha visto.
Confutazione: Ok, in linea di massima. Fatto salvo il fatto che se le ha viste solo Babbo Natale, noi come facciamo a sapere che la prima si chiama Rudolph, che ha il naso rosso, che vola, che è una renna? Sorvoliamo… teniamo solo presente che concedere questa possibilità di esistenza alla “renna volante” può essere utile per ipotizzare altre proprietà non comprovate. Per dirne una brutale, che risolverebbe sia il problema della morte di BN in sé, sia la domanda di Rudy “che ci sta a fare Rudolph“, sia la “rossità” del naso della stessa: l’ipotesi del naso luminoso di Rudolph è un grosso misunderstanding; esso non serve ad illuminare, ma è rosso perche è fatto di Rudolphonio, (elemento di numero atomico 273), dotato di elevatissime capacità di assorbimento calorico. Rudolph è la prima delle renne proprio perché il suo naso è lo scudo termico di tutta la slitta, assorbe quei famosi 14,3 quintilioni di joule come una spugna assorbe sette gocce di Chanel numero 5 (a parte un leggero arrossamento, appunto, che non ha un accidenti a che vedere con la luminosità), e il ciccione è salvo.
2. Ci sono due miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo. Dato però che Babbo Natale non tratta con bambini Musulmani, Hindu, Buddisti e quant’altro, questo riduce il carico di lavoro al 15% del totale, cioè circa 378 milioni.
Questo possiamo accettarlo
3.Con una media di 3,5 bambini per famiglia, si ha un totale di 98,1 milioni di locazioni. Si può presumere che ci sia almeno un bambino buono per famiglia.
Confutazione: Avrei qualcosa da dire sulla media bambini/famiglia, ma non soffermiamoci troppo su peli, uova e intersezioni tra i due concetti. Credo però che l’autore della mail non sia italiano, o se lo è è fermo al baby-boom Anni Sessanta…