Quel volto, ogni mattina
C’è un volto che ogni mattina sorride alla mia finestra. Mi alzo e pare voglia dirci "Buon giorno", con il suo pannello color cielo dietro le spalle.
Ed è lì, in ogni momento, da solo, rivolto ad ogni passante e par che dica "va tutto bene". Più avanti altri volti, ma troppo colorati, troppo pieni di figure, mani rivolte verso chi guarda, sorrisi eccessivi o famigliole felici da Mulino Bianco.
Lui no, è solo. Solo con chi lo osserva, con alle spalle un cielo e quell’animale che tanto porta a me ricordi: quell’airone di cui mi parlava sempre mio padre.
E’ un airone fatto quasi di nebbia come una nuvola che accompagna quel cielo distante, mentre l’uomo sicuro sorride donando fiducia, con un solo sguardo.
Ed ogni mattina rispondo al buon giorno di quel volto rivolto alle nostre case, consapevole che presto il quartiere tornerà troppo ordinario senza quei cartelloni. Ma se mi mancherà quel volto stampato sulla carta, spero che la vera persona abbia raggiunto il suo obiettivo, perchè quello sguardo mi dice che qualcosa cambierà.
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Ti sei sbilanciata politicamente!
Devo decisamente ringraziare La Penna perché è grazie a lui (o almeno ai soldi che sono arrivati con il suo patrocinio) che lo scorso anno il Premio di Poesia il Fiore ha potuto introdurre il Premio per il libro edito.