L’angelo dai riccioli scuri
C’era una volta,
Come chiedono tutte le fiabe, una principessa dalle mani di cristallo. Ammirata per la sua bellezza e l’eleganza magica di ogni suo gesto trascorreva le giornate lasciandosi illuminare dai raggi del sole.
Non aveva conosciuto lacrime, ma solamente adorazione. Non conosceva offesa ma solo elogi. Viveva della sua bellezza e in questa si lasciava trasportare, ignorando ogni più lieve tristezza del mondo.
Giunse un giorno un angelo dai riccioli scuri.La pelle rosea come ogni semplice uomo, lo sguardo profondo come d’infinito. Ma non cadde ai suoi piedi.
Il suo sguardo rivolto al cielo e al mondo, per carpirne gioia e dolore, magia e crudeltà: vita. Non tangeva il suo interesse l’eleganza della principessa dalle mani di cristallo. Ella era statica nella sua perfezione, fredda come una luce riflessa.
Sedeva in giardino l’angelo dai riccioli scuri e suonando il flauto come fosse stata la sua pura voce. E quel mattino tutti ascoltarono il suo richiamo. Uomini e donne sedettero sui prati a lui vicini ed attesero cadenze e risoluzioni: alcuni, commossi, lasciarono scendere lacrime di serenità; altri si abbandonarono al sogno.
La principessa, più distante, osservò le sue mani di cristallo…e pianse amaramente.