Mondo perduto… e ritrovato
Tra tasti neri e bianchi, persa in una musica lontana che non è mia ma così fingo.
Avevo perduto il mio mondo, e così lo ritrovo, tra suoni dolci o rabbiosi, tra lacrime e desiderio di violenza. Una violenza che non nuoce a nessuno, perchè nessuno tocca. E’ questo il non detto di ogni suono. Mi abbandono in ciò che non vorrei dire con semplici parole.
Sfioro nuovamente una fredda tastiera e mi pare bruciare il cuore con il mio sangue. Sento che vivo. Apro gli occhi, come fosse la prima volta, il primo risveglio del mattino.
Non mi curo del mondo che è attorno, non mi interessa alcun perchè. Esisto, questo è ciò che basta.
Sento la pelle fremere di vita, gli occhi colpiti dalla luce. E mi chiedo dove fossi stata sino a pochi minuti prima. Dove mi sono nascosta negli ultimi mesi, lontana -forse-, ma dove?
Eppure vivevo, ma non come in questo istante, era una finta esistenza. Adesso comprendo la ragione.
Tra tasti bianchi e neri, strumento di una voce non mia, di un desiderio che non conosco. Sono strumento di uno strumento forse più grande di me.
Avevo perduto il mio mondo, solo adesso… ai piedi di un nero pianoforte… solo adesso l’ho ritrovato.