Caramelle
Avevo voglia di una caramella. Una voglia sfrenata, come quella dei bambini.
Le avevo comprate la settimana scorsa e preparate nell’auto, per ogni evenienza, nel cassettino del lato conducente.
Sono corsa verso la piccola panda verde-creativa, ho aperto la portiera e la mano si è diretta, in automatismo, verso il cassettino. Lo sguardo non si è preoccupato di seguire la mano, ormai esperta dell’ambiente.
Ho tastato il fondo del cassettino. Ma le caramelle? Dove si erano nascoste?
Già pregustavo lo zucchero ed il sapore di frutta. I chicchi da bambini.
La mano insistente ha continuato a tastare il fondo del cassetto, senza trovare nemmeno una carta, sino a quando lo sguardo si è arreso a seguirla.
Non c’era più il sacchetto dei miei chicchi. Allora ho provato a cercare sull’altro lato, poi nel vano laterale, poi nella scatola porta oggetti sul fondo dell’auto poi… poi..
Poi mi sei tornata in mente tu, mano sconosciuta, che ti sei permessa di frugare nella mia intimità per poco più di un euro… e qualche caramella.
E non sono riuscita a frenare l’istinto di augurarti una sana carie!