C’ è qualcosa di nuovo oggi in giardino

C’ è qualcosa di nuovo oggi in giardino.

Qualcosa che odora di antico e lontano, qualcosa che scivola sotto le dita tingendo color seppia il presente, fermando la lancetta dell’orologio.

Non è chiara la ragione per cui questo piccolo angolo, ben familiare, colga l’attenzione così d’improvviso. Eppure è lì, fermo, immobile, ma attira per un arcano magnetismo.

Spuntano teneri batuffoli dorati tra le canne ed il legno, pigolano in cerca di una madre che becca, poco lontano, briciole di un pasto stanco della sera precedente.
Canta un gallo la venuta di un nuovo sole e l’inizio di un nuovo lavoro.

E il contadino stira le sue membra, affacciandosi alla finestra, in un giorno di tarda primavera. Profumano ancora le coperte, odorano di casa e di affetto. Borbotta una caffettiera sopra un fornello macchiato di sugo.

E’ tempo di latte e biscotti.

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