Ma la zingara si sbagliava…
Ma la zingara si sbagliava, con le sue linee della vita. Così mi sono destata nel mattino dei 28 anni ed 1 giorno.
Ripresi in mano vecchi diari di bambina, vecchi ricordi coperti dalla polvere del dolore, li ho sfogliati, uno per uno.
Volevo ricordarmi di me.
Ho scoperto e vissuto la mia vita e le emozioni. Osservando con la critica il mio sguardo di allora. Ho rivisto antichi volti, udito care voci, ascoltato vecchie storie con la magia di un disco rotto.
Sento a mio fianco molte persone e so che io sono mille di loro. Ho gli occhi di bambina per incantarmi ancora di questo mondo; le mani di una giovane, per stringere tra le dita la speranza; gli occhi di un adulto, per mitigare le emozioni.
Ho spento per tre volte 28 candeline, tre grandi sorprese che non avrei osato neppure sognare.