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Rondine al nido

Ricordo mia nonna cantare nascosta tra le pagine di un vecchio spartito. Ingiallito. Di quelli d’una volta, con la copertina adornata da raffigurazioni simili a quadri d’autore. Era uno spartito verde, con una rondine disegnata in primo piano ed un piccolo paese sullo sfondo, ove troneggiava la campana della chiesetta lontana. Rondine al Nido. Non ricordo la melodia, vagamente il canto di quella signora anziana dai riccioli candidi. Vagamente, nonostante abbia stretto le mie mani sino

La brioche

E’ primavera… Svegliatevi Bambine, Alle Cascine Messer Aprile fa il rubacuor. Cantava così il proprietario del bar, mentre scuoteva la tovaglia per coprire il tavolo sul marciapiede, apparecchiando per la giornata. La sigaretta in bocca e la matita sull’orecchio: [...] Post perduto….

Sora Rosa

Sòra Rosa, del secondo piano, gli anni ormai non si contano se non tra gli anelli del pesco piantato in giardino secondo la tradizione: per la nascita del primo figlio. Oggi quel pesco è in fiore. Non voi. Anche se di fiori è il vostro sguardo, ormai ingenuo, come bambino. “Buongiorno!” Ogni mattina giunge la vostra voce, mentre mi sveglia il caffè sul balcone. “Ho letto sul giornale…“ e mi illustrate le nuove faccende del mondo. Poi, in vestaglia,

Attesa e speranza

Camminando tra borghi e paesi s’incontrano storie di pietra. Nessuna voce mai le racconta eppure la pelle comprende, d’istinto, qualcosa. Una lanterna su una porta socchiusa e inchiodata d’assenza, una casa vissuta dalla terra e abbracciata di edera. Un contrasto naturale… ed io vivo la sua storia. E’ un odore forse, l’umidità del passato, l’odore di cassetti della nonna chiusi da anni. Si aprono e con il respiro tornano alla luce del ricordo le trine, i fazzoletti, i

Quell’insonnia dalla strana ricorrenza

Ci sono notti dell’anno in cui dormire è estremamente difficoltoso perchè la mente vaga ed i sensi rimembrano contro la tua volontà. Mi accade poco dopo l’inizio di primavera, quando ricorre la notte del mio incontro con la Notte vera. La Notte vera, quella che vidi nei tuoi occhi e mi chiarì su questa vita attraverso la tua paura. Resto sveglia, ogni anno, mentre il mio udito ricorda il rumore di passi e metallo, il mio olfatto quel

Amico Immaginario…

Caro amico immaginario, non puoi saper quanto è difficile scrivere adesso una lettera per te, che non sei mai esistito. Mi meraviglio scoprendo quante lettere spedite, quante email, quanti bigliettini di auguri ho riempito con il tuo nome. Adesso mi sveglio e scopro che non ci sei. Amaro è capire che è stata tutta una stupida illusione, non c’eri. Non esisteva il tuo sguardo, nè il tuo gioco. Non esistevano scherzi, nè piccole sfide. Era

Seilmiodottoremidicesse
chemirimangonosoloseiminutidavivere,
noncirimuginereisopra.
Batterei a
macchinaunpopiùveloce

IsaacAsimov

Anche in un fazzoletto da naso può esserci un firmamento,
basta sapercelo vedere.

Aldo Palazzeschi

“Buongiorno Signora”

Buongiorno Signora, L’è da sola?… Tutti i clienti si volgono verso la porta meravigliati: chi mai è quel mostro che si presenta da solo in trattoria? “Si…” la voce si affaccia alle labbra un pò titubante. “Allora prego, La si accomodi là a qqui ‘ttavolo“. Il cameriere indica un tavolino nell’angolo, è per due. Mentre mi accingo a sedermi mi accorgo di essere l’unica ad avere una tovaglia. E’ gialla brillante con fiori grandi colore rosso

Vossignoria…

Vossignoria, perfetta alla vista, Vi incontro silente qui dal dentista. Non uno sguardo, scambiate, cordiale Fugge il  volto in qualche giornale.     Morbide pelli, make up e gioielli, Sempre perfetti i vostri capelli. Nessuna parola voi scambierete Se non d’alto rango ci riterrete.     Per una donna sì d’alto lignaggio, Considerarci è un vero svantaggio. Storcete il naso osservando chi è in fila, Tuffate il volto in “Eva tremila”. LC